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Dal 10 al 12 Novembre 2010

Aperitivi Migranti

Dove nel tempo di un aperitivo, gustando un ottimo the alla menta marocchino e dei pasticcini si potranno ascoltare storie raccontate dalle donne migranti, mentre offrono la loro memoria, le proprie radici racchiuse negli odori e nei sapori dei loro cibi tradizionali, la memoria che ci siamo portati dentro, le sventure, i viaggi, i desideri.

Progetto e regia Andreina Garella
Testo Elide La Vecchia

Settimana del Migrante
Provincia di Parma


Mercoledì 10 Novembre, Libreria Libri e Formiche
via Cairoli 13, Parma, ore 18
Venerdì 12 Novembre, Libreria Grapefruit - Art Books
Piazzale San Lorenzo 3, Parma, ore 18
Domenica 12 Novembre, Materia off
Borgo San Silvestro 40, Parma, ore 18

 

Sabato 30 Ottobre 2010

Sul diritto alla bellezza

Esito del laboratorio rivolto a donne migranti, rifugiate politiche e native, condotto da Andreina Garella, una collaborazione con Ciac e comitato Pace e Solidarietà.

“separare il bello dal brutto
separare la sabbia dalle cose preziose
separare il pianto dal suono di un canto”

Ottobre africano
Caffè della Creatività, Parma, ore 19

 

Sabato 25 Settembre 2010

Peccati Capitali
Liberamente tratto da Bertold Brecht

Uno spettacolo che vuole mettere in scena con amara ironia una dura critica alla nostra società contemporanea, che parla all'uomo, che racconta il nostro presente devastato da avidità, invidia, arroganza, volgarità.
Presenti oggi forse in modo più rilevante e subdolo di quando Brecht scriveva i Sette peccati capitali.

Regione Emilia Romagna
(Progetto Teatro e Salute Mentale)
Ausl Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia
Festina Lente Teatro
con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e quello di Città delle Persone

Settimana della Salute Mentale
Teatro Asioli, via Cavour 9, Correggio, Reggio Emilia, ore 21

 

Venerdì 10 Settembre 2010


La Nave di Penelope

Testo Elide La Vecchia
Progetto e Regia Andreina Garella

Donne che non si rassegnano più ad aspettare uomini dispersi nel mondo alla ricerca di fortuna ma, moderne “Penelopi”, lasciano la casa di Ulisse e si mettono in viaggio, a volte fuggono, arrivano, desiderose di fare.

Prima Festa Provinciale ANPI Parma
Sala Baganza, Parma, ore 21

Martedi 1 Giugno 2010

Regione Emilia Romagna
(Progetto Teatro e Salute Mentale)
Ausl Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia
Festina Lente Teatro
con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e quello di Città delle Persone


Peccati Capitali
Liberamente tratto da Bertold Brecht

Uno spettacolo che vuole mettere in scena con amara ironia una dura critica alla nostra società contemporanea, che parla all'uomo, che racconta il nostro presente devastato da avidità, invidia, arroganza, volgarità, presenti oggi forse in modo più rilevante e subdolo di quando Brecht scriveva i Sette peccati capitali. Viene messa in discussione una società che ha perso trasparenza, in grado di capovolgere, come lo stesso Brecht dice, le situazioni: la lussuria si è trasformata in amore, l'invidia in altruismo, l'ira in calma...
Tutto si capovolge a favore dei tiranni figure banalmente arroganti dei nostri tempi. Evitare i sette vizi diventa un sistema di astuzie e cautele per arrampicatori sociali. Per raggiungere i propri scopi bisogna mercificare se stessi, una verità che più vera non poteva essere per quei tempi, e più vera non può essere per i nostri di tempi.

Vorremmo mettere in luce i nostri peccati e non i nostri errori, da tempo abbiamo ecceduto la misura, basta avere soldi e potere, e tutto ci è dovuto.
Pensiamo che gli "attori non attori" con cui lavoriamo siano in grado più di altri a mettere in scena questi temi.
Anti eroi che sulla loro pelle hanno provato la mancanza di rispetto e l'indifferenza verso la loro fragilità.

I Peccati capitali sono un balletto cantato e a ballare e cantare saranno uomini e donne che si interrogano senza infliggere pene ma tramutando in poesia la tristezza e il dolore di tutte le miserie umane.

Con Stefano Barbieri, Lorena Bianchini, Maria Luisa Carini, Sandra Coppellotti, Concetta Cremona, Anna Cusi, Elvira De Chiara, Marzia Ferrari, Giuliana Angela, Giampaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Patrizia Marcuccio, Stefano Marzi, Maria Pia Molinari, Nicoletta Montanari, Lucio Pederzoli, Paola Pergetti, Antonia Prandi, Massimo, Torri Francesca Zamparelli

Organizzazione
Patrizia Marcuccio
Assistente alla regia Alessandra Ferrari
Preparazione vocale Paola Garavaldi
Luci e ambientazione Mario Fontanini
Testo Elide La Vecchia
Regia Andreina Garella

Teatro Cavallerizza, ore 21, Reggio Emilia

 

Domenica 16 Maggio 2010


Sul diritto alla bellezza

Esito del laboratorio rivolto a donne migranti, rifugiate politiche e native, condotto da Andreina Garella, una collaborazione con Ciac e comitato Pace e Solidarietà.

“separare il bello dal brutto
separare la sabbia dalle cose preziose
separare il pianto dal suono di un canto”

Teatro al Parco, Parma, ore 20

 

Venerdì 7 Maggio 2010

Madre regina
Percorso teatrale per genitore femmina migrante

Ideazione e regia Andreina Garella
Testo Elide La Vecchia
Ambientazione Mario Fontanini

 Con Andreina Garella, Elvira Lika, Natalia Nicolaev, Viorica Revenco

Lo spettacolo cerca di portare alla luce l’esperienza delle donne che hanno vissuto e vivono il percorso migratorio, focalizzando in particolare la loro condizione di madri.

Si parte dalla convinzione che il fenomeno migratorio è uno degli elementi peculiari della nostra società contemporanea, un dato di fatto. Questo deve portarci a svincolarlo, da stereotipi  e strumentali allarmismi. Partire da questo presupposto significa scegliere una strada che vuole evitare facili scorciatoie, ma che getta le basi per una comune conoscenza e un reciproco arricchimento.

Dar voce a chi vive la condizione di migrante, farlo parlare in prima persona, presuppone un percorso di autonomia e di consapevolezza.

All’interno di questo contesto sono le donne e le madri ad apparire uno degli elementi più deboli all’interno della struttura sociale. Se questo presupposto è per molti versi autentico, dobbiamo ancora una volta uscire da immagini preconcette, per accorgerci che l’elemento femminile ha una serie di punti di forza e di ricchezza inesplorati.

Essere madre impone una serie di percorsi all’interno di determinate strutture e burocrazie che spesso rendono la donna più aperta nei confronti della nuova cultura che  la ospita anche per il fatto che lì suo figlio dovrà crescere. Inoltre è innegabile l’energia potenziale che può scaturire dall’interagire tra donne provenienti da diversi mondi culturali, accomunate da uno stesso percorso all’interno della scuola.

Abbiamo incontrato le testimonianze delle madri straniere, con l’aiuto e la collaborazione delle educatrici delle scuole dell’infanzia, circa una trentina di donne provenienti da tutto il mondo, dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Albania, dal Ghana, dalla Moldavia, dalle Filippine, dalla Costa d’Avorio, dal Belgio, dalla Spagna, dall’Etiopia, dalla Russia abbiamo ascoltato le loro voci le loro parole i loro sentimenti le loro emozioni e le loro storie, il loro essere madri, sono diventate il nostro percorso drammaturgico, il nostro testo.

Attraverso l’ascolto, il confronto e il fare insieme si creano comunità e spazi attivi di convivenza ed esercizio di cittadinanza.

In scena sono coinvolte alcune delle stesse donne (madri) incontrate durante il percorso, che oltre a mettersi in gioco da protagoniste si fanno portavoce di tutte le donne incontrate perché anche se la parola maternità potrebbe accomunarle tutte, ogni madre ha una sua storia personale, ogni madre racchiusa nella sua quotidianità è diversa, ma tutte le madri hanno gesti ed emozioni comuni.

Auditorium Toscanini, via Cuneo, Parma, ore 18

 

 

Febbraio 2010


I sette peccati capitali
Liberamente tratto da Bertold Brecht

Nuovo progetto di Festina Lente Teatro  in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia.
Andreina Garella condurrà il laboratorio teatrale rivolto agli utenti e agli operatori della struttura sanitaria reggiana.
L’esito del laboratorio si terrà il 1 Giugno.

Vorremmo mettere in scena con amara ironia una dura critica alla nostra società contemporanea, che parla all’uomo, che racconta il nostro presente devastato da avidità, invidia, arroganza, volgarità, presenti oggi forse in modo più massiccio e subdolo di quando Brecht scriveva i sette peccati capitali.
Viene messa in discussione una società che ha perso trasparenza, in grado di capovolgere come lo stesso Brecht dice, le situazioni: la lussuria si è trasformata in amore, l’invidia in altruismo, l’ira in calma…
Tutto si capovolge a favore dei “tiranni” figure banalmente arroganti dei nostri tempi. Evitare i sette vizi diventa un sistema di astuzie e cautele per arrampicatori sociali.  
Per raggiungere i propri scopi bisogna mercificare se stessi, una verità che più vera non poteva essere per quei tempi è più vera non può essere per i nostri di tempi.
Vorremmo mettere in luce i nostri peccati e non i nostri errori, da tempo abbiamo ecceduto la misura, basta avere soldi e potere e tutto ci è dovuto.
Analizzeremo due lati diversi dello stesso problema con razionalità e senso pratico ma anche con passione e istinto.
Pensiamo che gli “attori non attori” con cui lavoriamo siano in grado più di altri di mettere in scena questi temi. Anti eroi che sulla loro pelle provano tutti i giorni la mancanza del rispetto e la noncuranza verso le loro fragilità.

 

Gennaio 2010


Sul diritto alla bellezza

Un laboratorio rivolto a donne migranti, rifugiate politiche e native, condotto da Andreina Garella, una collaborazione con Ciac e comitato Pace e Solidarietà.
Il debutto dello spettacolo esito del laboratorio, che si svolge a Parma, è previsto per Maggio.

“separare il bello dal brutto
separare la sabbia dalle cose preziose
separare il pianto dal suono di un canto”

 

14,20, 25 Novembre 2009
4 Dicembre 2009

Tempo di smetterla

Abbiamo incontrato Pirandello, Kafka, Cervantes, Shakespeare, Zavattini, Ariosto e tanti altri cercando quella “diversità” che ha sempre affascinato artisti, filosofi, scrittori.
Basaglia ci ha fatto da guida in questo viaggio nella “follia”, nel tentativo di aprire strade nuove spingendo la riflessione verso una trasformazione della cultura e della società. Vorremmo porre fine al rapporto tra pregiudizio e ignoranza, tra timore e incomprensione, tra esclusione e rifiuto.

Sentiamo la necessità di ribadire il diritto di essere uomini con debolezze e incertezze fisiologiche, uomini emozionati ed emozionabili, ciò che in nome del benessere viene continuamente censurato a favore dell'effimero.

Tempo di smetterla, tempo di parlare, di pensare, di emozionarsi, di piangere, di ridere, di tacere in tempo.


14 novembre, Teatro Comunale De Micheli,Copparo,FE, ore 21
20 novembre, Teatro Enrico Petrella
, Longiano FC, ore 21
25 novembre, Arena del Sole
, Bologna, ore 21.30
D
IVERSAMENTE festival dei teatri della salute
4 dicembre, Teatro Dadà
, Castelfranco Emilia MO, ore 21

MoviMenti Teatri della Salute
il primo grande progetto di promozione e valorizzazione degli spettacoli prodotti dai Dipartimenti di Salute Mentale dell’Emilia Romagna

Regione Emilia Romagna, Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna, Provincia di Bologna Istituzione Minguzzi Dipartimenti di Salute Mentale di Bologna, Reggio Emilia, Ferrara, Piacenza, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Rimini, Imola, Arte e Salute onlus

www.teatralmente.it

 

Sabato 7 Novembre 2009

Settimana del Migrante
La città degli altri

Con Vasilita Ceclu
Alla fisarmonica Daniele Leporati
Testo Elide La Vecchia
Progetto e Regia Andreina Garella

Una visita guidata alla città , nel centro storico, dove una donna migrante, accompagnata da un fisarmonicista, racconta i luoghi della città nel tentativo di riconoscere e ricomporre le differenze.Altri sguardi per luoghi comuni, altri racconti per una città diversa.

La città è la casa della società . Ne è in qualche modo lo specchio la proiezione. Lo spazio urbano potrebbe e dovrebbe essere il luogo privilegiato dove promuovere l’inclusione e il cambiamento. Senza perdere il senso d’appartenenza della città, anzi rafforzandolo. Quando la stratificazione la mescolanza e la pluralità vengono considerate una ricchezza, la città ne trae beneficio, si colora rinasce. Il significato di cittadinanza, l’essere parte di un tutto che è lo spazio urbano si trasforma da concetto astratto a momento di accoglienza e comprensione dell’altro.

Parma,ore 15.30
replica ore 17

partenza da via Melloni entrata Giardini San Paolo si consiglia la prenotazione: info@festinalenteteatro.it, vagamonde@libero.it

 

Giovedì 8 ottobre 2009


Riso Amaro


Progetto Andreina Garella, Mario Fontanini
scritto da Elide Lavecchia
con Andreina Garella
accompagnata nella cottura del riso da Elide Lavecchia


Riso amaro è un viaggio, fra gli scaffali di un Ipermercato, alla ricerca delle proprie responsabilità verso un consumo critico, alla ricerca di quei gesti necessari per continuare a credere ancora che noi contiamo, che le nostre scelte contano e che i nostri gesti possano cambiare il mondo.
Kuminda 2009

Martedì 29 Settembre e Venerdì 9 Ottobre 2009

Madre regina
Percorso teatrale per genitore femmina migrante

Ideazione e regia Andreina Garella
Testo Elide La Vecchia
Ambientazione Mario Fontanini

 Con Andreina Garella, Elvira Lika, Viorica Revenco,Audrey Darkwa

Lo spettacolo cerca di portare alla luce l’esperienza delle donne che hanno vissuto e vivono il percorso migratorio, focalizzando in particolare la loro condizione di madri.

Si parte dalla convinzione che il fenomeno migratorio è uno degli elementi peculiari della nostra società contemporanea, un dato di fatto. Questo deve portarci a svincolarlo, da stereotipi  e strumentali allarmismi. Partire da questo presupposto significa scegliere una strada che vuole evitare facili scorciatoie, ma che getta le basi per una comune conoscenza e un reciproco arricchimento.

Dar voce a chi vive la condizione di migrante, farlo parlare in prima persona, presuppone un percorso di autonomia e di consapevolezza.

All’interno di questo contesto sono le donne e le madri ad apparire uno degli elementi più deboli all’interno della struttura sociale. Se questo presupposto è per molti versi autentico, dobbiamo ancora una volta uscire da immagini preconcette, per accorgerci che l’elemento femminile ha una serie di punti di forza e di ricchezza inesplorati.

Essere madre impone una serie di percorsi all’interno di determinate strutture e burocrazie che spesso rendono la donna più aperta nei confronti della nuova cultura che  la ospita anche per il fatto che lì suo figlio dovrà crescere. Inoltre è innegabile l’energia potenziale che può scaturire dall’interagire tra donne provenienti da diversi mondi culturali, accomunate da uno stesso percorso all’interno della scuola.

Abbiamo incontrato le testimonianze delle madri straniere, con l’aiuto e la collaborazione delle educatrici delle scuole dell’infanzia, circa una trentina di donne provenienti da tutto il mondo, dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Albania, dal Ghana, dalla Moldavia, dalle Filippine, dalla Costa d’Avorio, dal Belgio, dalla Spagna, dall’Etiopia, dalla Russia abbiamo ascoltato le loro voci le loro parole i loro sentimenti le loro emozioni e le loro storie, il loro essere madri, sono diventate il nostro percorso drammaturgico, il nostro testo.

Attraverso l’ascolto, il confronto e il fare insieme si creano comunità e spazi attivi di convivenza ed esercizio di cittadinanza.

In scena sono coinvolte alcune delle stesse donne (madri) incontrate durante il percorso, che oltre a mettersi in gioco da protagoniste si fanno portavoce di tutte le donne incontrate perché anche se la parola maternità potrebbe accomunarle tutte, ogni madre ha una sua storia personale, ogni madre racchiusa nella sua quotidianità è diversa, ma tutte le madri hanno gesti ed emozioni comuni.

Martedì 29 Settembre : Auditorium Toscanini, via Cuneo, Parma,ore 18
Venerdì 9 Ottobre : Kuminda 2009 Spazio Teatro, Piazzale della Pilotta, Parma, ore 21

Giovedì 24 e Venerdì 25 Settembre 2009

Tempo di smetterla

Abbiamo incontrato Pirandello, Kafka, Cervantes, Shakespeare, Zavattini, Ariosto e tanti altri cercando quella “diversità” che ha sempre affascinato artisti, filosofi, scrittori.
Basaglia ci ha fatto da guida in questo viaggio nella “follia”, nel tentativo di aprire strade nuove spingendo la riflessione verso una trasformazione della cultura e della società. Vorremmo porre fine al rapporto tra pregiudizio e ignoranza, tra timore e incomprensione, tra esclusione e rifiuto.

Sentiamo la necessità di ribadire il diritto di essere uomini con debolezze e incertezze fisiologiche, uomini emozionati ed emozionabili, ciò che in nome del benessere viene continuamente censurato a favore dell'effimero.

Tempo di smetterla, tempo di parlare, di pensare, di emozionarsi, di piangere, di ridere, di tacere in tempo.

Giovedì 24: Teatro Cavallerizza, Reggio Emilia, ore 21
Venerdi 25: Teatro De Andrè, Casalgrande (Re), ore 20.30

Martedì 4 e Mercoledì 5 Luglio


Progetto MapforID
DI MANO IN MANO

Festa Multiculturale, Collecchio

 

Sabato 20 e Domenica 21 Giugno

Progetto MapforID
DI MANO IN MANO

Ideazione e Regia Andreina Garella
Testo Elide La Vecchia
Ambientazione Mario Fontanini
Con Barbara Baistrocchi, Vasilita Ceclu, Ez Zahia Es Soudassi, Roberta Garulli, Alida Guatri, Maria Maddalena Levati, Fanny Loayza, Eugenia Michel, Maddalena Zarenghi

MapforID è un progetto europeo finanziato dal Programma Comunitario Lifelong Learning Grundtvig e promosso in Italia dall'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell'Emilia-Romgana per il biennio 2008-2009 e finalizzato allo sviluppo di linee guida e azioni concrete con un coinvolgimento attivo e diretto delle comunità di immigrati presenti sul territorio sfruttando il potenziale dei MUSEI come luoghi di dialogo interculturale.

Il progetto presentato da Fondazione Museo Ettore Guatelli e Associazione Clio 92, con la collaborazione del Comune di Collecchio, Assessorato alla cultura, Forum Solidarietà, Festina Lente Teatro, Ufficio IAT di Fornovo e Associazione Vagamonde, è uno dei 27 progetti europei finanziati e che ha visto il coinvolgimento di un gruppo di donne migranti e native impegnate in un percorso comune condotta Andreina Garella da Festina Lente Teatro, a partire dagli stimoli suggerito dalla realtà del Museo Guatelli.

 Gli oggetti che ci circondano potrebbero raccontare le nostre vite, oggetti quotidiani, inconsueti inchiodati con arte al muro a rappresentare la nostra storia, qualcosa della nostra anima che credevamo perduta, ma anche ricordarci la sovrabbondanza di cose che rischia oggi di inghiottirci. La cura che una volta si aveva nel aggiustare e riaggiustare un oggetto per farlo durare nel tempo, il passaggio di tante mani, di tanti uomini e donne nell’usarlo e i tanti nomi nel chiamarlo, la capacità di accompagnarci nella crescita e nella decrescita. La sapienza e il lavoro che sta dietro ad un oggetto è profonda. Lo stesso oggetto in mano a persone diverse, portatori di culture altre, può produrre emozioni diverse, storie diverse e anche gradi di libertà diversi, creatività in gioco. Siamo tutti portatori di culture, saperi diversi, ma chi ha la consapevolezza di avere dentro di sé tante culture è il migrante. Abbiamo recuperato e reinventato storie , storie legate alla terra, storie sostenibili.

Il teatro è il grande luogo dove si può restare svegli e ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno. Il tuo attrezzo, la tua misura, la tua mano, sarà diventata un altro attrezzo un'altra misura, un'altra mano, Il tuo gesto un gesto diverso, il tuo tempo un tempo diverso, la tua battaglia altre battaglie. Il teatro in cui si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio.

Museo Ettore Guatelli, Ozzano Taro, ore 21, replica ore 22.30
è obbligatoria la prenotazione: 0521/333601

 

Mercoledì 3 e Venerdì 5 Giugno

Madre regina
Percorso teatrale per genitore femmina migrante

Ideazione e regia Andreina Garella
Testo Elide La Vecchia
Ambientazione Mario Fontanini

 Con Andreina Garella, Elvira Lika, Viorica Revenco,Audrey Darkwa

Lo spettacolo cerca di portare alla luce l’esperienza delle donne che hanno vissuto e vivono il percorso migratorio, focalizzando in particolare la loro condizione di madri.

Si parte dalla convinzione che il fenomeno migratorio è uno degli elementi peculiari della nostra società contemporanea, un dato di fatto. Questo deve portarci a svincolarlo, da stereotipi  e strumentali allarmismi. Partire da questo presupposto significa scegliere una strada che vuole evitare facili scorciatoie, ma che getta le basi per una comune conoscenza e un reciproco arricchimento.

Dar voce a chi vive la condizione di migrante, farlo parlare in prima persona, presuppone un percorso di autonomia e di consapevolezza.

All’interno di questo contesto sono le donne e le madri ad apparire uno degli elementi più deboli all’interno della struttura sociale. Se questo presupposto è per molti versi autentico, dobbiamo ancora una volta uscire da immagini preconcette, per accorgerci che l’elemento femminile ha una serie di punti di forza e di ricchezza inesplorati.

Essere madre impone una serie di percorsi all’interno di determinate strutture e burocrazie che spesso rendono la donna più aperta nei confronti della nuova cultura che  la ospita anche per il fatto che lì suo figlio dovrà crescere. Inoltre è innegabile l’energia potenziale che può scaturire dall’interagire tra donne provenienti da diversi mondi culturali, accomunate da uno stesso percorso all’interno della scuola.

Abbiamo incontrato le testimonianze delle madri straniere, con l’aiuto e la collaborazione delle educatrici delle scuole dell’infanzia, circa una trentina di donne provenienti da tutto il mondo, dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Albania, dal Ghana, dalla Moldavia, dalle Filippine, dalla Costa d’Avorio, dal Belgio, dalla Spagna, dall’Etiopia, dalla Russia abbiamo ascoltato le loro voci le loro parole i loro sentimenti le loro emozioni e le loro storie, il loro essere madri, sono diventate il nostro percorso drammaturgico, il nostro testo.

Attraverso l’ascolto, il confronto e il fare insieme si creano comunità e spazi attivi di convivenza ed esercizio di cittadinanza.

In scena sono coinvolte alcune delle stesse donne (madri) incontrate durante il percorso, che oltre a mettersi in gioco da protagoniste si fanno portavoce di tutte le donne incontrate perché anche se la parola maternità potrebbe accomunarle tutte, ogni madre ha una sua storia personale, ogni madre racchiusa nella sua quotidianità è diversa, ma tutte le madri hanno gesti ed emozioni comuni.

Comune di Parma, Parma Infanzia, Festina Lente Teatro, Associazione Vagamonde

3 Giugno: Nido d’infanzia Le Nuvole, vicolo Grossardi, h 18
5 Giugno: Scuola d’infanzia La Mongolfiera, via Costituente,
h 18, Parma

 

Domenica 8 Marzo 2009

Donne diritti e altre cose del genere

Lettura scenica
un progetto di Andreina Garella, Festina Lente Teatro           
con Andreina Garella
alla Fisarmonica Iuri Vallara
al Charango Gloria Perri

Una composizione di letture dedicate alle tematiche delle pari opportunità fra donne e uomini  con una particolare attenzione sulla condizione della donna nel mondo.

Comune di Fontanellato, ore 16
Assessorato alle Pari Opportunità

 

Venerdì 6 Marzo 2009

La Nave di Penelope

Una lettura dove poesia, teatro, parole, ed emozioni si intrecciano e si sovrappongono in un viaggio attraverso le differenze di cultura e la comunanza dei sentimenti, creando un tessuto di emozioni e di sapienze.

 

È da quattro anni che donne di tutto il mondo condividono e progettano insieme un importante percorso teatrale dove il teatro da voce alle differenze da importanza alla unicità delle singole voci tramando per scoprire poesia da chiunque ne sia affetto.

Dentro a questo percorso è nata una nuova Penelope, che rispecchia la fatica e il valore delle donne che vivono il momento presente; donne capaci di tessere una trama dentro la società, capaci di viaggiare con gli occhi della meraviglia.
Donne che non si rassegnano più ad aspettare uomini dispersi nel mondo alla ricerca di fortuna ma, moderne “Penelopi”, lasciano la casa di Ulisse e si mettono in viaggio, a volte fuggono, arrivano, desiderose di fare.

Cinema Teatro Virtus, Sorbolo, ore 21
un ringraziamento a COOP NOR DEST

 

15 Febbraio 2009

Di mano in mano
E' iniziato il laboratorio rivolto a donne migranti e native "Di mano in mano"
una collaborazione con Associazione Vagamonde Forum Solidarietà
Museo Guatelli  Comune di Collecchio Assessorato alla Cultura.

Gli oggetti che ci circondano potrebbero raccontare le nostre vite, oggetti quotidiani, inconsueti inchiodati con arte al muro a rappresentare la nostra storia, qualcosa della nostra anima che credevamo perduta, ma anche ricordarci la sovrabbondanza di cose che rischia oggi di inghiottirci.

La cura che una volta si aveva nel aggiustare e riaggiustare un oggetto per farlo durare nel tempo, il passaggio di tante mani, di tanti uomini e donne nell’usarlo e i tanti nomi nel chiamarlo, la capacità di accompagnarci nella crescita e nella decrescita.
La sapienza e il lavoro che sta dietro ad un oggetto è profonda.
Lo stesso oggetto in mano a persone diverse, portatori di culture altre, può produrre emozioni diverse, storie diverse e anche gradi di libertà diversi, creatività in gioco.

Siamo tutti portatori di culture, saperi diversi, ma chi ha la consapevolezza di avere dentro di sé tante culture è il migrante.
Ci piacerebbe recuperare storie e reinventarne di nuove, storie legate alla terra, storie sostenibili.

Il teatro è il grande luogo dove si può restare svegli e ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno. Il tuo attrezzo, la tua misura, la tua mano, sarà diventata un altro attrezzo un'altra misura, un'altra mano, Il tuo gesto un gesto diverso, il tuo tempo un tempo diverso, la tua battaglia altre battaglie.
Il teatro in cui si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio.

 

13, 14, 15 Novembre 2008

Extraurbane
Storie di donne migranti, micro racconti di ieri e di oggi, per cittadini in attesa.

regia di Andreina Garella

Brevi performance teatrali a sorpresa, due attrici una italiana e una straniera, accompagnate da una musicista e salutate alla partenza della fermata d’autobus da una piccola banda musicale racconteranno l’emigrazione nel doppio senso, come memoria e condizione di donne emigrate italiane di ieri a confronto con storie di donne migranti straniere di oggi,scoprendo in questo modo destini sogni bisogni comuni.

in collaborazione con
Provincia di Parma, Associazione Vagamonde, Segiel Picha
Piaat, Le Giraffe, Le Reseau,
Camerunensi di Parma e provincia, Ciac onlus, CGIL,
TEP S.p.a Trasporti Pubblici
Parma.


Settimana del Migrante
Parma, fermate degli autobus TEP
Viale Mariotti, Via Gramsci, Via Garibaldi

13 e 14 Novembre: dalle 17 alle 19
15 Novembre: dalle 10 alle 12

 

Domenica 26 ottobre 2008 (PRIMA)

Tempo di smetterla

Abbiamo incontrato Pirandello, Kafka, Cervantes, Shakespeare, Zavattini, Ariosto e tanti altri cercando quella “diversità” che ha sempre affascinato artisti, filosofi, scrittori.
Basaglia ci ha fatto da guida in questo viaggio nella “follia”, nel tentativo di aprire strade nuove spingendo la riflessione verso una trasformazione della cultura e della società. Vorremmo porre fine al rapporto tra pregiudizio e ignoranza, tra timore e incomprensione, tra esclusione e rifiuto.

Sentiamo la necessità di ribadire il diritto di essere uomini con debolezze e incertezze fisiologiche, uomini emozionati ed emozionabili, ciò che in nome del benessere viene continuamente censurato a favore dell'effimero.

Tempo di smetterla, tempo di parlare, di pensare, di emozionarsi, di piangere, di ridere, di tacere in tempo.

Festival REC
www.iteatri.re.it
Reggio Emilia, Teatro Cavallerizza, ore 21

Domenica 19 ottobre 2008

La Nave di Penelope

Una lettura dove poesia, teatro, parole, ed emozioni si intrecciano e si sovrappongono in un viaggio attraverso le differenze di cultura e la comunanza dei sentimenti, creando un tessuto di emozioni e di sapienze.

È da quattro anni che donne di tutto il mondo condividono e progettano insieme un importante percorso teatrale dove il teatro da voce alle differenze da importanza alla unicità delle singole voci tramando per scoprire poesia da chiunque ne sia affetto.

Dentro a questo percorso è nata una nuova Penelope, che rispecchia la fatica e il valore delle donne che vivono il momento presente; donne capaci di tessere una trama dentro la società, capaci di viaggiare con gli occhi della meraviglia.
Donne che non si rassegnano più ad aspettare uomini dispersi nel mondo alla ricerca di fortuna ma, moderne “Penelopi”, lasciano la casa di Ulisse e si mettono in viaggio, a volte fuggono, arrivano, desiderose di fare.

Ottobre Africano
Parma, Materia off,
ore 21

Sabato 18 ottobre 2008


Riso Amaro


Progetto Andreina Garella, Mario Fontanini
scritto da Elide Lavecchia
con Andreina Garella
accompagnata nella cottura del riso da Elide Lavecchia


Riso amaro è un viaggio, fra gli scaffali di un Ipermercato, alla ricerca delle proprie responsabilità verso un consumo critico, alla ricerca di quei gesti necessari per continuare a credere ancora che noi contiamo, che le nostre scelte contano e che i nostri gesti possano cambiare il mondo. Kuminda 2008
Correggio (RE) , Palazzo dei Principi, ore 17.30

Lunedì 13 ottobre 2008


Riso Amaro

Kuminda 2008
Festival Diritti Umani promosso da
Assessorato servizi sociali Provincia di Parma
Forum solidarietà, Rassegna teatrale per le scuole


Parma
, Teatro al Parco, ore 10

Sabato 4 ottobre 2008 (ANTEPRIMA)

Tempo di smetterla

Settimana della Psichiatria
Reggio Emilia, Teatro Cavallerizza, ore 17

Domenica 29 giugno e domenica 6 luglio 2008

La Nave di Penelope

Un laboratorio rivolto a donne di tutto il mondo per un progetto in divenire.

Collecchio, Festa Multiculturale, ore 17

Sabato 28 giugno 2008


Riso Amaro

Collecchio, Festa Multiculturale , ore 21

Sabato 7 giugno 2008


Riso Amaro

Sorbolo, Centro Civico, ore 17.30

Domenica 25 maggio 2008

Sulla Paura e sul Coraggio
Storie poco comuni di umanità comune

Bandiere di Maggio
rassegna teatrale del Dipartimento della Salute Mentale


Bologna, Arena del Sole , ore 21

Domenica 9 marzo e domenica 16 marzo 2008

La Nave di Penelope

Domenica 9: Teatro Comunale di Fontanellato, ore 16
Domenica 16: Teatro di Boretto, ore 20.30

Febbraio 2008

Tempo di smetterla

Nuovo progetto di Festina Lente Teatro e di Stazioni di Confine in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia.
Andreina Garella condurrà il laboratorio teatrale rivolto agli utenti e agli operatori della struttura sanitaria reggiana.


Sabato 8 dicembre 2007

Pane e Rose

progetto "Intessere le Differenze"Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Emilia RomagnaAssessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Parma


Sala delle Capriate, Rocca San Vitale, ore 21, Sala Baganza

Sabato 24 novembre 2007

Pane e Rose
Teatro Giuseppe Verdi, ore 21, Busseto

Martedì 30 ottobre 2007

Un posto dove stare
Tavola rotonda

intervengono Catia Boni, Cristina Ali Farah, Marie Reinetoz, Elide La Vecchia, Andreina Garella

Donne migranti:sradicamenti, appartenenza, testimonianze,
culture, idee, sguardi. Percorsi narrativi tracciati su storie e orme femminili.

Letture tratte da Un Posto dove Stare e da La Nave di Penelope.


Università di Parma, Dipartimento di Lingue e Letterarture Straniere
via
le San Michele 9 /a, ore 17,30

Mercoledì 24 ottobre 2007

Storie bambine

di Elide La Vecchia
lettura di Andreina Garella e Iatso Guylaine Mayoudom

L'esperienza dell'infanzia in Africa e in Italia, storie parallele di due donne nate in luoghi diversi: l'avventura di essere bambine.OTTOBRE AFRICANO

Parma, Libreria Libri e Formiche, via Cairoli 3/a, ore 17

12, 13, 14 ottobre 2007


Riso Amaro
creazione per Kuminda


Progetto Andreina Garella, Mario Fontanini
scritto da Elide Lavecchia
con Andreina Garella
accompagnata nella cottura del riso da Elide Lavecchia


Riso amaro è un viaggio, fra gli scaffali di un Ipermercato, alla ricerca delle proprie responsabilità verso un consumo critico, alla ricerca di quei gesti necessari per continuare a credere ancora che noi contiamo, che le nostre scelte contano e che i nostri gesti possano cambiare il mondo.
Kuminda Festival del Cibo Equo Sostenibile
Cortile del Palazzo della Pilotta Parma

Sabato 6 ottobre 2007

Sulla Paura e sul Coraggio
Storie poco comuni di umanità comune

SETTIMANA DELLA SALUTE MENTALE

AUSL Dipartimento di Salute Mentale, Reggio EmiliaCentro di documentazione di storia della psichiatriaFestina Lente TeatroStazioni di Confine
in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia

Reggio Emilia, Teatro Re Giò, ore 21

Sabato 26 maggio 2007

Sulla Paura e sul Coraggio
Storie poco comuni di umanità comune

Paure individuali, paure indotte del nostro abitare in un mondo sempre più vorticoso che non riconosciamo più, paure imposte create a regola d’arte per ammaestrarci ed ammansirci. 
Alla ricerca di un coraggio necessario per continuare a credere ancora che noi contiamo, che le nostre scelte contano e che il nostro coraggio possa cambiare il mondo.
 

Da diversi anni si è formato un gruppo numeroso, Stazioni di Confine, fatto da attori fuori dagli schemi che collaborano con Andreina Garella
, regista di Festina Lente Teatro, nella produzione di spettacoli, mettendo in scena la necessità di esprimersi privilegiando il diritto di essere uomini con debolezze e incertezze fisiologiche, uomini emozionati ed emozionabili, ciò che in nome del benessere viene continuamente censurato a favore dell'effimero.
Lo spettacolo è realizzato da Festina Lente Teatro con AUSL Dipartimento di Salute Mentale, Reggio EmiliaSostegno e Zucchero, TeatroStazioni di Confine, in collaborazione con I TEATRI e con il Comune di Reggio Emilia.

Reggio Emilia, Teatro Cavallerizza, ore 20
all'interno della Notte Bianca

Progetti 2007/2008

Futuro Prossimo
Coop Nord Est Distretto Sociale di Parma

GENERA-AZIONI
Altri Sguardi sul Mondo

progetti per le nuove generazioni
A cura di Festina Lente Teatro, Associazione Vagamonde, Associazione Kwa Dùnia, Centro Antiviolenza, Cooperativa sociale Gruppo Scuola.

Festina Lente Teatro curerà alcuni laboratori rivolti ai ragazzi delle scuole superiori di Parma, sul tema delle differenze e dell'incontro con l'altro.

17 marzo 2007

Un Posto dove stare

Reggio Emilia, Teatro Piccolo Orologio, via Massenet, ore 21

8 marzo 2007

Pane e Rose
Esito laboratorio La Nave Di Penelope, percorso di alfabetizzazione linguistica, sociale e culturale per donne immigrate attraverso la pratica teatrale
In scena nell'ambito del progetto dell'Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Parma e del Teatro delle Briciole Delle Donne e del Mondo.
Un viaggio attraverso il cibo e le donne, una storia al femminile
raccontata dal punto di vista del cibo, cibo che con le sue mille virtù ha ricoperto nel tempo significati diversi nella vita interiore e molteplici funzioni nel contesto di una comunità. Pane e Rose è anche una riflessione sull’identità culturale e sul cibo, intesi come diritti umani salvaguardati dalle donne, principali depositarie dei segreti della nostra madre terra.
Le donne vogliono si il pane ma cercano anche le rose per assicurarsi la possibilità di un futuro.

Parma, Teatro al Parco, ore 19

febbraio 2007

Sulla Paura e sul Coraggio
Storie poco comuni di umanità comune
Nuovo progetto di Festina Lente Teatro in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale I Teatri e il Comune di Reggio Emilia.
Andreina Garella condurrà il laboratorio teatrale rivolto agli utenti e agli operatori della struttura sanitaria reggiana.

L'esito è previsto per maggio 2007 all'interno della Notte Bianca organizzata da I Teatri di Reggio Emilia.

ottobre 2006-marzo 2007

La Nave di Penelope

Percorso di alfabetizzazione linguistica, sociale e culturale pe donne immigrate attraverso la pratica teatrale

Il corso, gratuito, è rivolto a 13 donne disoccupate o inoccupati straniere.Con la presenza di alcune testimoni (partecipanti italiane) .

Mercoledì 27 settembre 2006

Gli Ubucoli

in occasione della "Settimana della salute mentale"
Festina Lente ripropone
lo spettacolo esito del laboratorio ispirato al grottesco e straripante Ubu Re di Alfred Jarry
regia Andreina Garella
Reggio Emilia, Chiostri di San domenico, Via Dante 11, ore 21

Venerdì 7 luglio 2006

La Nave di Penelope

Esito del laboratorio rivolto a donne migranti e native realizzato in collaborazione con Vagamonde.

Racconti di donne che non si rassegnano più ad aspettare uomini dispersi nel mondo alla ricerca di fortuna ma, moderne “Penelopi”, lasciano la casa di Ulisse e si mettono in viaggio, a volte fuggono, arrivano, desiderose di fare.

Parma, Centro internazionale di danza, via Pasubio, ore 21.30

Sabato 28 e Domenica 29 maggio 2006

Ziggurat
La città capovolta

Evento speciale creato per la manifestazione La città responsabile, organizzata da Forum Solidarietà di Parma.

Ziggurat è una torre issata in mezzo ad una tavola bianca, appoggiata su un verde prato al centro del mercato.
Sulla grande tavola rotonda oggetti sparsi, sono piccole cose concrete che appartengono a tutti, e che servono a vivere, costruire e condividere un giorno dopo l’altro.
Sull’alta torre quattro donne raccontano storie di coscienza, risorse e solidarietà, del lavoro che tante persone offrono per migliorare la qualità dell’esistere: tante pietre spesso nascoste, ma che sostengono la città facendola crescere e migliorare con civiltà e coscienza.

Parma, Cittadella
(Sono previste diverse repliche nel corso della manifestazione)

Venerdì 19 maggio 2006

Gli Ubucoli

Esito del laboratorio ispirato al grottesco e straripante testo di Alfred Jarry, Ubu Roi, condotto da Andreina Garella e realizzato in collaborazione con AUSl Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia

Reggio Emilia, Teatro Re Giò, ore 21

Venerdì 28 aprile 2006

Nell'ambito della rassegna "Voci di Donne"Cattive donne

Lettura scenica

Reggio Emilia
Teatro Piccolo Orologio, Via Massenet, ore 21

Domenica 19 marzo 2006

In occasione delle manifestazioni
per la festa della donna
organizzate dal
Comune di Parma Assessorato alle Politiche Sociali
Festina Lente Teatro e Associazione Vagamonde presentano

Un posto dove stare

Parma, Teatro del Vicolo , ore 21

Poesia, teatro, parole, ed emozioni si intrecciano e si sovrappongono in un viaggio attraverso le differenze di cultura e la comunanza dei sentimenti, creando un tessuto di emozioni e di sapienze. Alle presenze evocate nel monologo, questa volta si affiancheranno le voci, intense e reali, di dieci donne migranti, ognuna testimone e protagonista di quelle storie che hanno ispirato lo spettacolo con la loro intensità, o di storie parallele, che si sono aggiunte e sovrapposte alle altre nel percorso di scambio e confronto che si è svolto in questi anni.

Mercoledì 8 marzo 2006

Un posto dove stare Brindisi, cinema teatro Astra, ore 20,30

Domenica 5 marzo 2006

La nave di Penelope

Riprende il laboratorio per donne migranti e native condotto da Festina Lente in collaborazione con Vagamonde.

Parma, Casa nel parco in Borgo del Naviglio

Sabato 18 febbraio 2006


Scene Madri

Serata a sostegno del progetto teatrale di Festina Lente Teatro e associazione Vagamonde rivolto a donne migranti e native
La nave di Penelope

Galleria d’Arte Niccoli, via Bruno Longhi 6, Parma
ore 19 (replica ore 21)

Ringraziamo il pubblico che ha partecipato numeroso
per il sostegno ricevuto!

 

Febbraio 2006-Giugno 2006

Gli Ubucoli

Nuovo progetto di Festina Lente Teatro in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale di Reggio Emilia. Andreina Garella condurrà il laboratorio teatrale ispirato al grottesco e straripante testo di Alfred Jarry, Ubu Roi,  e rivolto agli utenti e agli operatori della struttura sanitaria reggiana.

L'esito del laboratorio è previsto per giugno 2006 al Teatro Re Giò di Reggio Emilia: il percorso teatrale porterà alla messa in scena di uno spettacolo dal titolo Gli Ubucoli, ironico epiteto con cui Jarry era solito sbeffeggiare i suoi spettatori.

Venerdì 28 ottobre 2005


Percorso Nascita
Il desiderio e lo stupore (parole poetiche)


in collaborazione con associazione Vagamonde

Parma, Camera di Commercio, ore 10.45

 

Abbiamo tanti lavori in corso su cui aggiornarti...tieni d'occhio questa pagina!

 

Festina Lente Teatro - Fraz. Paroletta 110, 43012 Fontanellato (PR ) info@festinalenteteatro.it