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Un posto dove stare
(2005)

progetto e regia Andreina Garella
scritto da Elide La Vecchia
scene e luci Mario Fontanini
con Andreina Garella
alla fisarmonica Yon Nani
al clarinetto Mario Fontanini

Tutto nasce da un incontro con donne che vengono da lontano, migranti.

Abbiamo ascoltato le loro storie, le loro voci i loro ricordi il loro essere qui e il loro desiderare un altrove, sempre in bilico fra passato e presente, disorientate alla ricerca di un riconoscimento nel mondo estraneo dove sono capitate.

Abbiamo rivolto loro le stesse domande, le partenze, gli arrivi , il perché, il cosa prima delle partenze e ancora per chi, per dove, per quali percorsi e poi
il racconto delle loro storie ha preso il sopravvento e vuole diventare teatro.

Ritrovare le parole per raccontare un mondo diverso.

I racconti delle donne sono diventate materiale vivo, pulsante di emozioni forti, di sentimenti allenati al coraggio, di coraggio che viene trattenuto con i denti quando la vita è vissuta senza risparmio.

Le storie entrano potenti e dirompenti nella drammaturgia evocate dalla voce straniera di una donna, Ilda, e amplificate nel loro fragore dalle parole di Fausta, indigena osservatrice di eventi.

In realtà Ilda e Fausta sono la stessa voce, sono la stessa donna, sono la somma degli stessi dolori. Sono lo specchio dei drammi prodotti dall’ignoranza e dall’inciviltà che accompagnano la vita della maggior parte degli uomini.

Un monologo affollato.

C’è chi viaggia e chi non si sposta da casa, ci sono parole boomerang per colpire chi quotidianamente le lanci, insomma, si portano in scena tutte le emozioni
di queste vite.


Scheda tecnica

Hanno scritto di Un posto dove stare

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Festina Lente Teatro - Fraz. Paroletta 110, 43012 Fontanellato (PR ) info@festinalenteteatro.it