Il processo artistico teatrale sviluppa un modo particolare di fare formazione diventando strumento di educazione integrazione sociale e portatore di pari opportunità.
Attraverso la pratica teatrale e alcuni esercizi sul linguaggio e la voce si migliora la capacità espressiva e linguistica da parte delle donne migranti, il teatro diventa un mezzo innovativo e particolare per imparare l’italiano.
Condividendo un progetto artistico le donne attraverso i loro racconti i loro pensieri e le loro storie svilupperanno e miglioreranno capacità linguistiche, espressive e relazionali, incontreranno testi di altri autori valorizzando le contaminazioni tra generi e forme, estraendo ricchezza dalle diverse provenienze culturali e geografiche, apprenderanno tecniche di lettura ad alta voce, proporranno i loro testi scritti, impareranno a memoria testi scelti, vari modi per approfondire e studiare l’italiano.
Il teatro diventa anche un mezzo per valorizzare i saperi e le conoscenze delle donne migranti promuovendo una cultura dell’inclusione, offrendo a tutte le donne uno spazio di incontro per raccontarsi.
Per mezzo del teatro si creeranno comunità e spazi attivi di convivenza ed esercizio di cittadinanza, spazi di libertà in cui sensibilità e teatralità biologica, innata in ognuno di noi, diventano i capisaldi su cui lavorare per elaborare una drammaturgia attiva, attinta dalle stesse donne trasformando pensieri spesso muti in poesia,legante universale per un teatro libero e sociale.
Il percorso formativo si intreccerà continuamente con l’esigenza di mettere in scena un esito finale.
Sarà un evento teatrale in cui la forza comunicativa della lingua acquisita, le emozioni, le visioni, il rapporto col pubblico saranno ricordati per sempre dalle partecipanti come momenti unici, importanti.
Si prevede anche la presenza di alcune testimoni (partecipanti italiane) un modo per fare integrazione creare relazioni, scambi e per avere più incisività nella scoperta dell’italiano.
Ci sarà una stretta collaborazione tra l’insegnante di teatro e l’insegnante d’italiano, una programmazione comune che affronterà gli stessi temi e proporrà la lettura di autori legati al tema scelto.
La nave di Penelope nasce da un’esperienza triennale di lavoro e scambio fra
Festina Lente Teatro e l’Associazione Vagamonde.
Questa collaborazione ha prodotto un importante percorso teatrale, rivolto a donne di diverse nazionalità, dove si è sviluppato lo scambio creativo fra le diverse culture, e ha visto la realizzazione di tre laboratori teatrali e di tre esiti di laboratorio. Vai >>>